
Tutta la verità dell’arte napoletana. Pov: sei Viscardi
Perché parlare di un EP uscito il 3 ottobre, oggi 19 novembre? Perché per parlare di qualcosa di così simbolicamente intrinseco di significati non c’è un tempo, ma c’è sempre e solo una ragione. E i significati non conoscono orari, solo estrema e pragmatica puntualità con il mondo.
Tutto questo per dire che LADY, il nuovo EP dell’artista napoletano VISCARDI è una manata in faccia di simbolismi romantici, pervasiva abbastanza da trattenerti all’ascolto con R&B, nu-soul e hip-hop age.
E quindi FELT lo ha intervistato. Tiè.
IL NAPOLETANO, OVVERO LA LINGUA E L’ARTISTA
La tua lingua cantata è il napoletano, di cui noi siamo fortemente amanti. Cosa dice il napoletano che l’italiano non fa?
Il napoletano, oltre alla musicalità e all’intensità espressiva, ha una carica esistenziale, una vera e propria filosofia di vita. Mi spiego meglio: riesce a rappresentare sentimenti e situazioni complesse con una delicatezza particolare. Prendiamo, ad esempio, una parola semplice come ammore: in napoletano porta con sé una nota affettiva che in italiano, secondo me, tende a perdere intensità e profondità. Ma forse la differenza più grande, quella che l’italiano, pur essendo una lingua molto “ordinata” e che apprezzo, non riesce a trasmettere, è proprio l’approccio verso la realtà: il napoletano esprime un’accettazione quasi leggera e tragica allo stesso tempo. Frasi come sì vabbè o s’adda fa’ comunicano un equilibrio tra rassegnazione e serenità che è tipico della mia cultura.
SIGNIFICATI
Qual è stata e qual è la simbologia romantica che rubi alla città di Napoli?
Forse non è il romanticismo tradizionale, ma una delle sensazioni più affascinanti che provo ogni volta che torno in Campania è proprio contraddizione. È una terra che racchiude una profonda malinconia e, allo stesso tempo, una passione estrema. Questa dualità mi ispira profondamente, e c’è qualcosa di speciale nel respirarla. È come se la Campania avesse un’anima doppia, capace di abbracciare sia la bellezza della memoria sia la gioia di vivere con intensità. È una sensazione che non si trova altrove e che lascia sempre qualcosa di vivo e vibrante nel cuore.
ITALIANI SIETE DISTRATTI DAL NON RICERCARE BELLEZZA DOVE IN REALTÀ STA, E PURE TANTA
Li facciamo innamorare questi italiani distratti di questa terra così prolifica di arte? Bene, se vogliamo farlo insieme allora ti va di raccontarci una serie di immagini evocative per un artista come te che non arrivano facilmente a chi snobba la patria partenopea? Mi spiego: Napoli è colma di arte in ogni suo angolo, anche nel tipo che urla sotto il balcone della casetta un po’ vecchiotta in via dei Tribunali. C’è arte pure lì, c’è arte pure nell’attitudine di chi cammina per Mergellina e ti sorride senza interesse.
Bellissima questa domanda.
Napoli, per me, è un’arte che respira, fatta di dettagli, anche minimi, che raccontano storie. Come dicevi tu, c’è via dei Tribunali, ma anche il Rione Sanità, dove sacro e profano si mescolano: qui l’arte si manifesta nei santuari improvvisati, dedicati alle anime del purgatorio, con teschi e candele che bruciano fiocamente nei vicoli. Non è solo devozione religiosa; è un rituale radicato nel tempo, un modo per onorare chi non c’è più. A Napoli tutto è un dialogo costante, una città che si dona solo a chi la guarda senza pregiudizi.
LADY
Di cosa è fatta la tua libertà personale di cui parli in LADY?
In LADY, la mia libertà personale è fatta di e di autodeterminazione: significa avere la forza di essere me stesso senza farmi condizionare dalle aspettative degli altri o dai ruoli che spesso ci vengono imposti. È la libertà di scegliere chi voglio essere e come voglio relazionarmi, mantenendo il mio centro e rispettando i miei bisogni e desideri, al di là delle pressioni sociali o delle dinamiche di potere che posso incontrare nelle relazioni.
C’è qualcosa in LADY che prescinde ancor di più la scelta di un dialetto così fortemente narrativo: l’r&b. Il Flow dialettico e quello delle onde nu soul si fondono perfettamente in una danza unica che rende il tuo un concept ep. Quale è lo storytelling dietro Lady?
In Lady, lo storytelling si basa su un viaggio emotivo che esplora la mia identità a 360°. Il dialetto, in questo caso, diventa sin da subito un veicolo per trasmettere emozioni che possono risuonare a un livello più profondo, soprattutto per chi ascolta, ma offre anche a me una maggiore sicurezza nella mia riflessione e connessione con me stesso. La danza tra R&B e neo soul simboleggia proprio questo.