Un viaggio nell’oscurità della notte. Sono tornati gli Studio Murena

Ancora più scuro, ancora più notturno. Non è un caso che il nuovo disco degli Studio Murena, il terzo, in uscita il nove maggio per Island Records, si chiamerà proprio come l’aggettivo che più di tutti sembra definire il loro sound. Riconfermato il sodalizio con Tommaso Colliva dei Calibro 35 alla produzione, la formula inaugurata con l’album omonimo del 2021 ne guadagna ancora di più in profondità e ricchezza sonora.

Si riparte dal discorso lasciato in sospeso due anni fa con WadiruM, vero e proprio manifesto del loro unico jazz-rap granitico. Ad anticipare l’atteso nuovo lavoro ci pensa il primo singolo Jazzhighlanders, tre minuti di pura cavalcata dalle venature elettroniche, un elemento ancora centralissimo nella loro produzione sin dai primi secondi in cui si stagliano gli accordi modulati di synth.

Se il disco precedente criticava Milano e le sue perversioni, paragonandola all’aridità del deserto giordano, questo nuovo brano rincara la dose con nuove taglienti barre dell’MC Carma, come “Sorridi ora, sei in live zi’, “come vi sentite ragazzi?” / Noi come ci sentiamo se dispersi camminando“.

Milano è cattiva, le persone si sono intossicate delle sue pretese e si sono piegate alle sue aspettative, chi non l’ha fatto si trova emarginato, escluso, trascurato. Di tutti i posti in cui ci ha portato il fuoco che ci spinge, Milano rimane il sottofondo più alieno alla vita dell’uomo che conosciamo. Ogni giorno puoi percepire le tensioni tra le parti, che non sono manco più fatte da destra e sinistra, ma da sopra e sotto Studio Murena

Non resta che aspettare il nove di maggio per scoprire quali altri territori sonori (e lirici) saranno solcati dai nuovi “jazz highlanders”. Il viaggio si preannuncia elettrizzante.

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La musica e il cinema sono le mie due più grandi passioni: quando scrivo, infatti, mi occupo principalmente di critica in questi due ambiti. Amo il medium radiofonico, al quale presto la mia voce discutendo di dischi ed intervistando gli artisti che stimo di più. Sono anche un musicista: compongo colonne sonore e suono sia la chitarra che il sintetizzatore.