
I Queen of Saba spaccano
Perché parlare dei Queen of Saba quando puoi ascoltare e letteralmente godere? Perché godiamo anche mentre ne scriviamo.
artisti senza virgolette.
Fanno emergere tutto ciò che è facile nascondere.
La musica deve parlare dei paradossi e i Queen of Saba l’hanno capito bene, per questo delle contraddizioni è necessario sentirne il suono nella confusione.
Che si urli, si canti, balli, che si spacchi tutto, che si aprano le porte a uno spazio confuso ma con un messaggio chiaro: non importa chi sei, davvero, non importa.
KAMASUTRA?
Perché no? La voce di Queen of Saba è quella di chi ha voglia di provare le posizioni del kamasutra dopo aver fatto TestAmore.net. Si tratta di un duo che sperimenta e spazia dall’ R&B, familiare e abbracciabile, all’elettronica che fa aumentare il battito cardiaco e si fa sentire dentro. Un duo che ha un genere che gioca a rischio o verità con gli altri generi e preferisce sempre il rischio.
Spacca le regole con il fuoco e con le forbici. Gioca con la lingua e con le unghie su tende di velluto rosse e sporche. Quelle dei bar LGBTQUI friendly di legno, con odore di sigarette alla menta e palle stroboscopiche.
DISCOGRAFIA CHE SPINGE SINCE 2019
Niente da dire, il duo Queen of Saba ha una penna unica, racconta di amore, desideri e molteplici illusioni, forti fortissime. Dedicano in ogni pezzo un modo nuovo e originale per accogliere chiunque tu voglia essere Principe Regine, dipende da te.
Tutto inizia con un assolutamente non gold, ma piuttosto con del Silver, salto in alto. Hanno trovato il modo per far risaltare la loro fiamma con singoli che sussurrano e accompagnano in un viaggio tramite il soul, groove, jazz, nei piccoli spazi sconfinati della propria anima. Parlano, dicono, verbalizzano di tutte quelle piccolezze che tormentano la sensibilità di tutti. Letteralmente nessuno escluso. Basi decise, suoni dolci e delicate parole, come le muse consigliere di Megara in Hercules (chi non coglie la cit non ha avuto un’infanzia felice).
A botta di Fulmini, Spremiagrumi, sono un Chiodo Fisso per tutti quelli che ormai si sentono persi nel labirinto del puzzle della propria vita. Pezzi tra le mani a volte distruttive a volte aperte e morbide, fotografano se stessi ed anche tutti noi, da chi come loro lo racconta con estrema sincerità. Sembrano nudi mentre ci chiedono indirettamente come uscirne, per terra con testa tra le mani, sotto una base Jazz, nell’infinita danza della casualità e causalità della vita. Che, per inciso, ci prende estremamente per il culo.
Nel 2021 nasce l’album Fatamorgana e allora… fermi tutti, si respira odore di fumo e sudore con Rave in the Casba.
SEMPRE PIÙ GREVI, SEMPRE PIÙ CLUB
Una penna sempre più raffinata, i Queen of Saba brillano, sempre più grevi, sempre più club. L’amore al tempo del letto comodo al secondo piano e della paura di essere troppo accollativi, sottoni e troppo espliciti: la paura di tutti, questa è la loro direzione, questo è quello che ci stanno sbattendo in faccia con amore. Messaggi forti di voglie prepotenti da Cagne Vere con il pedigree, dicitura non binary. Ciò che dicono è: lasciateci amare e lasciateci dare fastidio, questo fa godere e con un solo sguardo, può pietrificare, come Medusa– che poi così cattiva non è-.
Chiaramente tutto questo senza mai dimenticarsi di quando si sentivano solo un’anima Piccola Inutile che vuole solo entrare, senza protezioni. nel giardino dei pericoli, seguendo la bellezza per entrare nella stanza più alta che c’è.
Scatenano il piacere
Sesso, passione, amore, gioco: la loro discografia è tutta da ballare. Strappa via con i denti la vergogna, regala una botta potente all’autostima. Questo succede quando l’ arte parla, fa sentire capiti, accolti, fortissimi e fichissimi e talvolta, deboli.
È così che i Queen of Saba pongono le domande che il tuo cuore vuole evitare e ti accompagna a fartene altre, mentre ritocchi il rossetto e fumi una sigaretta. Stimola ogni ragionamento fastidioso che mette in crisi e fa salire quella stronza dell’adrenalina.
I Queen of Saba non hanno strane inibizioni. Scatenano il piacere e basta.
