Mi rompo e poi mi aggiusto ascoltando Whitemary

Finalmente è uscito il nuovo album di  Whitemary, “New Bianchini”. Iniziamo con il dire una cosa semplice ma fondamentale: è bellissimo e riconferma Whitemary un’artista incredibile. L’album contiene dieci tracce su cui ballare, liberarsi, piangere ed in cui riconoscersi.

IL PERSONALE E IL COLLETTIVO

L’album è un viaggio molto profondo: i testi raccontano senza giri di parole gli aspetti più intimi dell’anima dell’artista. Troviamo temi cruciali del nostro tempo come la perdita e la ricerca di sé, le pressioni che riceviamo da una società così frenetica e performante come quella in cui viviamo, l’abisso in cui spesso cadiamo e nel quale, nonostante tutto, proviamo a rimanere in piedi. 

New Bianchini è un racconto personale che diventa abbraccio corale. Tutte e tutti possiamo ritrovarci nel racconto delle nostre fragilità, nelle paure, nello smarrimento dei momenti in cui non riusciamo a venire a capo di quello che siamo. 

Il personale diventa collettivo in dieci tracce che ci fanno attraversare anche le parti più buie di quello che siamo senza mai chiudere completamente la porta alla possibilità di rimettere in ordine le carte dopo aver fatto saltare il tavolo. Esiste la possibilità di salvarsi: questo sembra dirci New Bianchini, anche quando tutto sembra andare così male da provare disgusto. 

LA RICOMPOSIZIONE

E’ ricorrente nell’album il tema della ricomposizione. In “Mi nascondo” con quel “Mi rompo e poi mi aggiusto”  e in “DITEDIME” in cui Whitemary canta “Mi sono fatta a pezzi, mi sono ricomposta” si esprime tutta la forza incredibile di un album che, nonostante la franchezza con cui canta anche il dolore, riesce sempre ad accendere la luce.

In un società in cui siamo continuamente affacciati sulle vite delle persone ed in cui il confronto è diventato continua competizione, il rischio di frammentarsi e perdersi è dietro l’angolo, New Bianchini, come in un grande incontro di autocoscienza, ci ricorda che non solo è possibile ritrovare la strada, ma possiamo farlo anche dedicandoci la leggerezza della danza. Questo è l’ultimo album di Whitemary: una scatenata e coraggiosa danza dentro quello che siamo, come singoli e come società.

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