
I mesi passano ma noi siamo ancora fermi a BRAT
dove eravate quando è ufficialmente iniziata la brat summer?
Che qualcosa fosse diverso dal solito quel 7 giugno 2024 si era capito subito. I sintomi c’erano tutti già da prima: la copertina iconica, il video di Von Dutch e 360, i remix featuring con Yung Lean e Robyn da un lato e Addison Rae dall’altro. Eppure per quanto si potesse sospettare che il nuovo album di Charli XCX avesse le potenzialità per diventare un instant cult, le portate del fenomeno brat erano ancora difficilmente prevedibili.
è impossibile tornare indietro.
Da quel 7 giugno molte cose sono cambiate. Hanno sparato a Donald Trump, Joe Biden si è ritirato dalla corsa alla presidenza, Kamala Harris è brat, Amadeus ha detto di essere brat, Alain Delon è morto, Maggie Smith è morta e io non mi sento troppo bene. Come quando ogni fenomeno di nicchia viene scoperto, assorbito, digerito (e cannibalizzato) dal mainstream, in questi mesi ci si è abituati a vedere brat in luoghi più o meno probabili. Campagne elettorali, reel e tiktok di balletti (tra cui ovviamente spicca quello virale di “Apple”), programmi televisivi più o meno trash, servizi giornalistici più o meno approfonditi, il colossale Sweat Tour in America, cartelloni in giro per il mondo, nel corso di poche settimane la brat summer ha invaso il dibattito pubblico sia online che offline.
l’estate è finita, è tempo di accettarlo.
Se con Amadeus che pronuncia la parola brat si è ufficialmente chiusa la brat summer, Charli XCX non contenta ha deciso di rilanciare il brat and it’s completely different but also still brat autumn, con un album che include featuring, remix e collaborazioni varie nate dal fenomeno brat. Nelle ultime settimane altri cartelloni verde acido con scritte dalle lettere al contrario hanno invaso città da ogni parte del mondo (in particolare le città natale degli artisti inclusi nei remix), ognuna con scritto il nome di uno degli ospiti presenti nell’album. Oltre agli artisti con cui erano già stati rilasciati alcuni singoli come Yung Lean, Lorde, Billie Eilish e nomi come Caroline Polachek, The 1975, Troye Sivan ed A.G. Cook con cui il rapporto con Charli è ben noto, alcuni nomi stupiscono particolarmente, come Julian Casablancas, Bon Iver e Jon Hopkins.
WHAT IF?
Un’operazione che però più che un semplice remix album sembra quasi un album what if, un ritorno al tema brat con ulteriori punti di vista che aggiungono o sviluppano tematiche, sonorità e caratteristiche di ciò che è stato brat. Insomma Brat and It’s Completely Different but Also Still Brat è fondamentalmente brat ed è completamente diverso ma allo stesso tempo è comunque sempre brat.
È brat, è indubbiamente brat, con i suoi suoni, i suoi colori, le melodie che ormai abbiamo imparato a memoria e che hanno invaso i nostri feed social. E allo stesso tempo è tutto diverso, i pezzi hanno sviluppi diversi, arrangiamenti diversi, i featuring danno in alcuni momenti dinamicità ed esplosività e in altri sensibilità e carattere. I momenti più intimi riguardo le conseguenze del successo vengono conditi da punti di vista di altre artiste e artisti che ispirate alla trasparenza e alla lucidità di Charli si aprono, amplificando e modificando il discorso iniziato in brat, come ad esempio nei botta e risposta tra Charli e Lorde in Girl, So Confusing e tra Charli e Ariana Grande nella versione alternativa di Sympathy is a Knife.
THE INTERNET WILL GO CRAZY
E internet è impazzito, come da previsioni. Tra brani che ricordano remix più classici come Club Classics con bb trickz e 365 con Shygirl, entrambe presentate durante le prime boiler room e i vari set dello Sweat Tour in America, e altri che sembrano delle vere e proprie versioni alternative con sviluppi sorprendenti e di cui non sapevamo di avere bisogno ma che ora appaiono totalmente necessarie, come Sympathy is a Knife con Ariana Grande, Brat and It’s Completely Different but Also Still Brat è una ventata d’aria fresca in cui in ogni momento si riesce a immaginare il divertimento e la voglia di condividere questo fenomeno che deve esserci stato in studio.
L’esplosività di Guess con Billie Eilish, Mean Girls con Julian Casablancas, ancora più Owner of a Lonely Heart degli Yes di quanto già fosse l’originale, la strofa rivelatoria e immediatamente iconica di Lorde in Girl, So Confusing, i vocalizzi di Caroline Polachek in Everything is Romantic, il nuovo album di Charli XCX riesce ad essere sempre originale mantenendo quella ricetta che già il 7 giugno aveva conquistato pubblico e critica, lasciandosi spesso andare a trovate ancora più sperimentali e a ricette improbabili ma che in qualche modo funzionano (come sia possibile leggere i nomi di Charlie XCX, The 1975 e Jon Hopkins nella stessa canzone è qualcosa che devo ancora del tutto realizzare e su cui sto molto lavorando. Abbiate pazienza).
dove eravate quando è ufficialmente finita la brat summer?
L’11 ottobre 2024, dopo singoli, tweet, post e cartelloni vari, l’autunno è arrivato e con questo la sua versione aggiornata e completa di brat. Quattro mesi durante i quali Charli non ha mai smesso di mettersi in gioco sia da un punto di vista musicale che commerciale e comunicativo, cavalcando l’onda del successo che l’ha finalmente resa un’icona mainstream.
Eppure, nonostante il successo di brat le domande e i dubbi che assillano Charli non sembrano essere cambiate, come quando in quella piccolissima variazione di I Think About It All The Time con Bon Iver, in cui le loro voci digitali si sposano in un sottofondo soft dance delicato e da sonorità anni ’80:
And I’m exactly the same, but I’m older now And I got even more stress on my body
So we had a conversation on the way home, “Should I stop my birth control?
‘Cause my career still feels small in the existential scheme of it all”
Se in brat Charli riconosce il suo ruolo ai margini del music business a metà tra l’auto-celebrazione di Club Classics e Von Dutch e la frustrazione di Sympathy is a Knife e I Might Say Something Stupid, in cui si definisce “famous but not quite”, in Brat and It’s Completely Different but Also Still Brat a quattro mesi di distanza dal fenomeno che l’ha finalmente messa al centro dell’industria musicale con quello che si può definire l’album più influente del 2024 (e probabilmente non solo) Charli riflette sulle conseguenze di questo successo e dei ritmi soffocanti dello star system. Sono cambiate molte cose in questi quattro mesi. Altre invece no. È tutto completamente diverso, ma allo stesso tempo è sempre brat.
VUOI SCOPRIRE ALTRA MUSICA BELLISSIMA? LEGGI FELT E SEGUICI SU INSTRAGRAM!