SABLE, di Bon Iver è un’incursione nell’etereo

“SABLE,” di Bon Iver è un arazzo di suoni sospesi tra il tangibile e l’insondabile, un canto che sembra provenire da una dimensione remota, oltre il velo della coscienza. Con questo EP, Bon Iver sembra tornare all’alternarsi di vuoti e pieni accompagnati dalla sua voce che era già stato il suo capolavoro, For Emma, Forever Ago (2007).

Una meditazione sonora

Ogni traccia non è solo una composizione musicale, ma una meditazione, un respiro lungo e lento che trasporta chi ascolta in uno spazio sospeso, tra il reale e il fantastico.

Le atmosfere fluide e sfuggenti, sempre in movimento, mai uguali, si srotolano come un fiume, a volte quieto e placido, altre volte oscuro e misterioso.

Sottile e malinconico, contemplativo del mondo, ma non triste.

Questo è un EP essenziale, quasi disadorno, come se volesse lasciare spazio all’ascoltatore di riempire i vuoti con le proprie emozioni e pensieri. C’è una qualità trasparente nella sua semplicità.

Il tormento nascosto dietro le apparenze

In THINGS BEHIND THINGS BEHIND THINGS, Vernon sprofonda in un labirinto di pensieri inquieti, sospinto da una ripetizione ipnotica che scandisce il tormento nascosto dietro le apparenze. Non è la trascendenza che si cerca, ma nell’immobilità stessa si svela una fragile vulnerabilità, che si espande come un messaggio sussurrato.

La cruda semplicità della malinconia

Con S P E Y S I D E, Vernon abbraccia una cruda semplicità. La sua voce, spoglia e ardente, emerge vibrante, accompagnata da una chitarra acustica che illumina, con delicata chiarezza, l’ombra della malinconia. Abbandonato l’impulso di riempire lo spazio con complessità, si affida invece alla purezza di toni e ritmi leggeri, capaci di far risuonare corde intime nell’animo di chi ascolta.

Resilienza che nasce dal dolore

In AWARDS SEASON, il dolore cede il passo alla resistenza. La traccia si dipana lentamente, come un risveglio, intrecciata da frammenti sonori che evocano un lento rifiorire. Qui, la resilienza diviene protagonista, una forza che germoglia dalla ferita.

Un invito alla scoperta interiore

Nell’EP l’ascoltatore viene invitato a perdersi in questi spazi immaginari, a lasciarsi avvolgere dal mistero, senza la necessità di comprendere tutto razionalmente. È musica per chi cerca una connessione più intima con le proprie emozioni, che si apre lentamente come un fiore notturno sotto un cielo stellato.

L’EP SABLE, è un’opera d’arte che riesce a essere al contempo cinematografica e introspettiva, riflettendo il viaggio solitario del genere umano. Ascoltarlo significa viaggiare, non solo nei mondi digitali di Sable, ma anche dentro se stessə, esplorando luoghi nascosti e dimenticati dell’animo.

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Ossessionata dai baffi, dal caffè e dalla musica, ho lavorato per anni dietro il palco. Oggi sono una social media manager che vorrebbe scrivere una sitcom ispirata alla sua vita con colonna sonora dei The Bleachers. Scrivo, fotografo, creo playlist dai titoli perfetti e soprattutto polemizzo. A volte anche nel sonno.