
SHIT HAPPENS. Ma gli AlberiNoi amano comunque la vita
Gli AlberiNoi sono un duo emiliano nato dal sodalizio, prima spirituale e poi musicale, tra Edo e Bottio, il primo studente di medicina all’università di Parma, e l’altro già medico. Dopo essere sbucati fuori nel 2023 con i singoli LIBEra e Pellicani , hanno finalmente annunciato l’uscita del loro primo ep, e pubblicato il primo estratto Amo dove si va .
Disinnescare
E’ la parola chiave di questo singolo e del loro intero progetto. Disinnescare lo stress, la paura, la rabbia. Tutti figli di una routine e di uno schema mentale che di naturale non ha più nulla.
Le loro canzoni sono un invito a riscoprire un personale rapporto con la natura, quella dentro e fuori di noi. Scavando nella discarica sociale e ritrovando i germogli di un’umanità trascurata, fatta di rapporti puri, e gesti spontanei.
“FRA LA TOSSE POSSO RESPIRARE, POSSO SMETTERE DI FUMARE. POSSO PARTIRE PER UN LUNGO VIAGGIO“
Godersi la vita nonostante tutto. Perché abbiamo sempre il potere di stare bene. Ma è vero?
Onestamente, al primo ascolto di quel ritmo avventuroso, tra sintetizzatori incalzanti e drum machine, ho interrotto dopo un minuto. Mi snervava questa felicità, detestavo questa innocenza. Un meccanismo automatico nella mia mente ha deciso di marchiare il tutto come “superficiale”, e quindi inutile. Ma perché questa fretta di bocciarlo? Perché questo fastidio immediato?
ED ORA HO CAPITO IL MOTIVO
C’è una certa assuefazione di tutti a vivere le giornate con una tragicità cinematografica, avete notato?
Per carità, non che la vita, i rapporti umani, il lavoro siano sempre un massaggio con pietre laviche. Ma è così necessario immaginarci, dopo ogni litigio o piccolo fallimento, come Scarlett Johansson e Bill Murray in Lost In Translation? Annichiliti, prosciugati, mentre elucubriamo di fronte un mare di nebbia?
No. Non lo è
Ok, la malinconia è una risposta necessaria del nostro corpo, innegabile. Permette di entrare in contatto con la parte più intima dell’Io. Ma è veramente l’unica strada per esistere ad un livello più profondo e sentirci speciali?
No, piccoli Donnie Darko.
Forse è solo la strada più facile, perché solitaria, pigra, sempre rannicchiata nel suo antro.
Il malessere dovrebbe essere un fondamentale tratto di passaggio per una comprensione più profonda e matura della felicità. L’arresto prima dello slancio. Invece noi ci siamo barricati lì dentro, ad ascoltare Jeff Buckley in loop, piangendo per quella bambina delle elementari che 20 anni fa ha rifiutato il nostro bigliettino!
E la musica fa un sacco di soldi con la nostra dipendenza nel complicare le cose. Sia che si parli di amore giovanile, viaggi o torta di mele, vedrete che qualche capellone di trent’anni riuscirà a cucinarci a fuoco lento nel suo stufato di paranoie e sovrastrutture. Mi sento Mark Renton, lì a pregare per un’altra dose di bile malinconica giù per la vena, con Lou Reed in sottofondo, impantanato sul divano, a sentirmi fascinosamente sensibile mentre soffro, ancora, e ancora… e ancora.
STOP.
Per una volta vi andrebbe di ascoltare qualcosa di leggero? No, non superficiale, c’è una grossa differenza, ora lo so.
La superficialità è cecità, è annusare la vita senza addentarla mai e non ci sprecheremo altre parole.
La leggerezza è la calma del mare dopo una tempesta. E’ la gioia profonda di una nave che dopo aver superato onde funeste e lampi spettrali, sa di essere ancora a galla. Vuol dire comprendere il valore della vita, pur conoscendone il lato peggiore. Amare nonostante la paura, ridere nonostante la perdita, e ballare nonostante i mal di schiena. Apprendila e conoscerai il paradiso prima ancora di crepare.
“POSSO SOLO DIRTI AMORE DOVE ANDIAMO“
Il ritornello è la chiave di lettura del nuovo pezzo degli AlberiNoi.
Dice: prendi le persone che ami e vai, non importa dove, importa solo muoversi.
Gli imprevisti, la rabbia, la noia, continueranno a tornare. SHIT HAPPENS, come dicono gli yankee. Ma la dolcezza di quest’ossigeno, la terra sotto i piedi e la pelle calda di chi amiamo sul palmo della mano, vincono sulla merda. Sempre e comunque. Ecco che volevano dirmi.
Ho riascoltato la canzone, ci ho sentito una saggezza leggera. Mi ha fatto sorridere.
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