
I vinili vecchi di Via Mercanti
Via Mercanti il 14 giugno 2024 pubblica il suo primo ep Vinili Vecchi: un tuffo in un passato presente.
Forse siamo davvero soli anche quando non crediamo, e c’è sempre bisogno di qualcuno che ce lo ricordi. Quella solitudine un po’ malinconica, che okay non sto bene, non sono felice, però non sono così distrutto da non alzarmi dal letto. Forse sento solo qualche mancanza. E’ questo ciò che traspare da Vinili Vecchi, il nuovo ep di Via Mercanti. Vinili Vecchi ci ricorda quella vecchia relazione delle scuole superiori, dove era tutto così spontaneo, tutto immediato. Ci fa anche riprovare le emozioni di come siamo stati quand’è finita, certamente non bene, ma neppure in maniera struggente. O forse è solo così perché sono passati anni, e la malinconia è pur sempre un sentimento che ci fa sentire vivi.
Penombra
Per tutto il progetto si percepisce una luce in penombra che ci racconta per tutta la durata le stesse sensazioni, le stesse storie. Lo fa in maniera precisa ed affascinante, ma che appare tutto amalgamato come fosse lo stesso brano. Probabilmente è proprio ciò che Via Mercanti voleva imprimere al suo progetto, che si adatta completamente ad un ascolto in totale, senza nessun brano che spicchi in mezzo agli altri, ma tutti ben combinati ed amalgamati, come capitoli di un libro o un film, concatenati gli uni agli altri. Viene da chiedersi quale sarà il prossimo film che l’artista vorrà intavolare all’interno dei suoi progetti, appurando che il film d’amore malinconico sia stato rappresentato con Vinili Vecchi.
CHI È VIA MERCANTI?
Simone Castelluccio è un giovane artista salernitano di vent’anni. La sua musica è profondamente legata alle sue radici, alla malinconia e al romanticismo.I suoi brani nascono da un intenso lavoro di introspezione, mettendo in primo piano temi come le origini, la famiglia, l’intimità e una visione malinconica delle esperienze vissute. Il nome d’arte “Via Mercanti” è ispirato al cuore della sua città natale, Salerno, e al centro storico descritto come “gioiello medievale” dal poeta salernitano Alfonso Gatto.